Dalla bassa vercellese si diffonde in tutto il mondo il messaggio di “Let’s feel better”, nuovo singolo di Roberto Amadè. Nasce da Trino il nuovo video, in uscita online oggi, martedì 28 ottobre, del cantante che in città ha anche un’attività commerciale con la moglie Marianna Fusilli. «Il master del video l’ho inviato seduto su una panchina a Trino e con la connessione wifi comunale – ci spiega l’artista – E’ un video che nasce tramite la connessione internet del mio telefonino visto che a casa in quel periodo ne ero sprovvisto. La canzone nasce nella bassa vercellese con un’idea di gemellaggio e fratellanza, perché siamo tutti esseri umani e abbiamo una storia in comune, e il futuro è di tutti». 

Come ti è venuta l’idea di questa canzone?
Pensando alle difficoltà e alla crisi che stiamo vivendo, non solo economica ma anche di abbandono reale delle forme d’arte. E in Italia vuol dire anche una perdita di cultura che potrebbe invece essere il veicolo per risanare debiti e creare lavoro. Si continua a tagliare fondi per scuole, sanità, cultura, una cosa sbagliata.

Quali sono stati i passaggi per giungere alla canzone?
Qualche anno fa conobbi Ignazio Boschetto de “Il volo”, gruppo che spopola in sudamerica, e quest’anno abbiamo costruito un concerto a Marsala con grande successo. Lì nacque il germe per questa canzone che poi si è concretizzata quando abbiamo ospitato due signori tedeschi per il Gemellaggio trinese, Hinrich e Regina Petersen. Parlare con loro mi ha fatto vivere un’esperienza fantastica che mi ha ispirato il video. Ho di fatto creato la canzone e da lì ho lanciato un appello su Facebook invitando la gente a partecipare alla creazione del video per diffondere un messaggio sociale per la salvaguardia della cultura. Ho avuto tantissime adesioni e nel video appaiono una sessantina di persone da tutto il mondo. Con questo video si sottolinea che l’arte può essere una lingua comune. Tutti hanno capito che questo vuole essere un messaggio di salvezza e unione sociale mondiale.

Al video hanno contribuito diversi trinesi
Marina Gallarate del Gemellaggio, Zuleika Prete, il Club dei Brutti con Luca Brescianini, Luca Borla, Dimitri Mautino, Simone Ottavis e Emanuele Lucingoli. E i ragazzi di Banfora.

Amadè non è solo cantante ma anche pittore
Mio nonno lo era, io ho studiato all’Accademia di Belle arti. Per un certo periodo non sapevo quale delle mie due passioni, musica e pittura, seguire, poi ho capito che dovevo unirle. Fra note e colori sono nati diversi miei quadri che le abbinano e che ho esposto di recente ad Asti, prima ad Albenga.

Infine il negozio dei detersivi alla spina…
E’ nato dall’idea mia e di Marianna di pensare al futuro di tutti, pensando all’ambiente, al risparmio sui rifiuti e per i cittadini come noi. In tutto ciò che faccio c’è un filo conduttore che riguarda il bene di tutti, non penso al mio ego ma alla collettività, all’ambiente, lanciando un messaggio d’unione e fratellanza.